Peccato grave e collettivo (anche dell’arbitro) allo Scida!

Un buonissimo primo tempo non tampona in alcun modo lo 0 a 4, che la squadra di Gattuso impone al Crotone.

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Procolo Guida dall’Ezio Scida

Anche per il programma della 10^ giornata sembra giri tutto storto per il Crotone di Stroppa, la ricerca della prima vittoria in campionato, ospitando il Napoli di Gattuso, deve attraversare acqua e bufera quasi peggio della precedente gara interna (davvero infausta) contro la Lazio; oltre che i soliti guai di indisponibili che vedono Cigarini, Rispoli, Siligardi e Riviere fuori. Dentro Benali e la solita coppia Simy-Messias è più che obbligatoria. Gattuso, invece, aveva già confermato l’assenza di Osimhen anche a scopo precauzionale, torna Bakayoko, dopo la squalifica. In porta il ballottaggio lo vince Ospina, in attacco Petagna  accanto a Insigne.

Pronti via e Petegna riceve spalle alla porta si gira sbracciando e calcia di poco alla destra di Cordaz. Napoli aggressivo in ogni zona di campo con il Crotone però pronto a girare fronte e cercare di aprire spazi. I primi 10 minuti, nonostante il campo pesante eppure in ottime condizioni, sono auspicio autorevole di una bella partita. Al 12′ è Benali, su appoggio di Simy, a calciate quasi nell’area piccola con Manolas che si trova sulla traiettoria. Comunque oggi il Crotone sembra più con un 532 che consegna più responsabilità a Petriccione in regia che sembra poterle interpretare. Alla mezz’ora si può tranquillamente affermare che la gara è aperta, anzi ha avuto più palla ed occasioni la piccolina Crotone di fronte comunque ad un gran Napoli che al 24′ ha sprecato calciando, solo di fronte a Cordaz, sul portierone rossoblù. Ma proprio al 31′ arriva l’invenzione dello scugnizzo che calcia, troppo libero, di destro sotto l’incrocio alla sinistra di Cordaz. Ha smesso di piovere ma il bagnato cade sulla squadra di Stroppa anche perché Benali chiede ripetutamente il cambio anche se su bella punizione di Petriccione, Marrone manca l’aggancio in scivolata il pari di un soffio. Entra al 36′ Vulic proprio al posto dell’anglo libico. Ed è proprio Vulic che su una ottima palla di Molina a calciare, non troppo convinto anche se correttamente, impegnando Severamente Ospina, peccato. Ora il Napoli sembra comunque alle corde. Una pausa su un fallo laterale conteso ed un po’ di palleggio d’esperienza e la squadra di Gattuso si accompagna all’intervallo in vantaggio con il minimo sforzo con un giallo a Cuomo per un intervento alla disperata su Lozano lanciato, la successiva punizione di Insigne da ottima posizione è per fortuna sulla barriera.

Si riparte con gli stessi 22 che hanno terminato la prima frazione, i rossoblù sembrano entrare sui contrasti con cazzimma che i napoletani conoscono fin troppo bene: al 4′ dopo richiamo al VAR, Marinelli caccia Petriccione per un intervento “arancione“.
Stroppa prova a mettere i suoi a 4 dietro con Messias a pendolo fra centrocampo ed attacco. La gara si addormenta nei ritmi ed affida ai solisti iniziative (del Crotone) e gestioni (al Napoli) con la terna arbitrale in confusione. Si arriva così al 10′ con l’impressione che la squadra di Gattuso non sfrutti la superiorità (non solo numerica) più per saccenza: al 13′ basta infatti un’altra invenzione di cambio campo di Insigne per permettere a Lozano, solo nel deserto dell’area di casa, di insaccare il 2 a 0.
Fino al 30′ è quasi allenamento per gli ospiti che, a volte, fanno pure sfogare qualche ormone impazzito di casa. Gattuso mette anche Mertens per Zielinski dando segnali di volerla chiudere definitivamente ma sottolineando anche il perché Stroppa non ne faccia proprio di cambi.
Infatti arriva anche il 3 a 0 di Demme sull’ennesima prateria lasciata a destra ed altri tre cambi di Gattuso che fa entrare subito dopo la tripletta, Elmas, Lobotka e Politano per Bakayoko, Lozano e Insigne, e Stroppa nessuno. Al netto dell’esagerazione arbitrale che ha tagliato certamente gambe e testa ai crotonesi, anche questo secondo tempo è “parallelo” a quello di Bologna, con limiti tecnici che Stroppa fa poco per attutire e/o mascherare, anche per il solo scopo di “tentare” di mantenere dentro un progetto che, proprio perché deficitario, avrebbe necessità di cercare forze anche laddove non ci sono. Arrivano solo al 40′ infatti i die cambi di Dragus ed Eduardo (mai Rojas perché?) per Simy e Pereira. Certo questi interrogativi sull’allenatore rossoblu non vogliono in alcun modo intaccare fiducia e pure piu’ di qualche merito, ma se poi allo scadere (anzi al 91′) prendi pure il quarto goal con Petagna, il peccato e’ grave e collettivo!

CROTONE 0
NAPOLI 4 (31′ Insigne, 58′ Lozano, 76′ Demme, 91′ Petagna)

Ammoniti: Koulibaly (N), Cuomo (C), Pereira (C), Reca (C), Lobotka (N), Politano (N).
Espulsioni: Petriccione (C).

CROTONE (3-5-2): Cordaz; Cuomo, Marrone, Luperto; Pereira (86′ Eduardo), Benali (36′ Vulic), Petriccione, Molina, Reca, Messias, Simy (86′ Dragus).
All.: Stroppa.
NAPOLI (4-2-3-1): Ospina, Di Lorenzo, Koulibaly (83′ Maksimovic), Manolas, Mari Rui; Demme, Bakayoko (78′ Lobotka); Lozano (77′ Politano), Zielinski (69′ Mertens), Insigne (78′ Elmas), Petagna.
All.: Gattuso.
Ha diretto la gara il Sig. Marinelli

 

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