Capocolonna-Crotone, tra sudore e gloria foto

L’VIII edizione di una delle gare più partecipate e apprezzate dell’intera Calabria, come da tradizione prevede un percorso sui 10 km duro e insidioso, dal promontorio Lacinio all’arrivo su piazzale ultras.

Si potrebbero scrivere infiniti trattati di psichiatria su quali possano essere i motivi che spingono i runners di ogni latitudine a misurarsi, senza la minima esitazione, su condizioni al limite della ragione. Partendo dall’oggettiva mancanza di empatia dell’osservatore esterno medio, che non riesce a concepire come si possa sottoporre il proprio corpo a uno sforzo fisico, sotto un sole che fa divampare l’aria e l’asfalto, e di propria spontanea volontà, apparentemente non si può dar certo torto a questo pensiero: l’essere umano, nel corso della sua evoluzione, ha sviluppato diverse strategie di allerta, attraverso i suoi sistemi sensoriali, che gli suggeriscono di sfuggire a situazioni che stressano oltre un certo punto la propria integrità fisica.
Ma c’è una risposta molto semplice a questa “pazzia”: è la passione. La vita è fatta per coltivare passioni, sentire emozioni. Anche irrazionali, a volte.
Se non ci sono queste a muovere le giornate di ognuno, diventa difficile dare un senso all’alzarsi dal letto al mattino. Ecco quindi, che senza bisogno di studi e ricerche, dovrebbe risultare facilmente chiaro perché qualcuno preferisca andare a torturare il proprio fisico, invece che restare comodamente sul divano al fresco del condizionatore.
La gioia finale è sempre assicurata. Probabilmente l’assenza per due anni di una manifestazione come la Capocolonna-Crotone, ha fatto salire la temperatura all’intero ambiente fino all’inverosimile, in un primo sabato di giugno che mai si ricorda così infuocato. L’VIII edizione di una delle gare più partecipate e apprezzate dell’intera Calabria (quasi 300 iscritti), come da tradizione prevede un percorso sui 10 km duro e insidioso, dal promontorio Lacinio all’arrivo su piazzale ultras, dopo una sfilata sul lungomare cittadino al quale si arriva con le energie fiaccate dall’iniziale salita e conseguente discesa tecnica, affrontate nella prima metà di gara.
Il panorama che accompagna gli atleti è impressionante, un vero viaggio nella storia millenaria e nella bellezza senza tempo, in un’atmosfera magica che garantisce un fascino unico a questa gara, valevole come 2° prova del CdS regionale e 1° prova del CRI Master.
Al suono dello sparo, si involano i favoriti Giungato, D’Ambrosi, Amodeo e Maggisano, con il crotonese Giungato della Cosenza K42 che imprime il suo ritmo fino a circa metà gara, quando arriva un problema fisico che lo esclude dalla lotta.
Perciò Andrea D’Ambrosi (Poliporto Soverato) vede l’occasione e conferma il suo ottimo momento di forma, vincendo in 34:15 staccando nel finale Antonio Amodeo (Marathon CS) e Antonino Maggisano (Libertas Atl.Lamezia), anch’essi comunque sotto i 35’.
Al femminile la vittoria è per Francesca Paone della CorriCastrovillari in 42:25, in solitaria davanti a Sabrina Gioberti (Cosenza K42) e Morena Sestito (Run for Catanzaro).
Si segnala più di un intervento del soccorso medico a causa di malesseri dovuti al caldo tremendo.
L’organizzazione da parte della Milonrunners ha ben curato tutti i particolari, a partire dalle navette che hanno accompagnato gli atleti sul punto di partenza, fino all’abbondante e agognato ristoro finale che ne ha rimpinguato le energie.
Diverse le parole di elogio e gli attestati di stima ricevuti, verso i quali il Presidente Pizzuti e lo staff hanno voluto esprimere gratitudine oltre all’evidente soddisfazione. Da applausi anche la prova dei 25 corridori, tra i quali si distinguono per i podi di categoria: Aldo Pastore, 1° posto SM45 e 5° assoluto; Gabriele Pizzuti, 2° posto JM; Giusy Scarriglia, 3° posto SF.
Tra gli altri, prestazioni soddisfacenti e coraggiose da diversi membri di lungo corso e nuove leve: Marcello Pastore, Salvatore Blaconà, Pietro D’Oppido, Alessio Calabrò, Mario Fortino, Carmine Sessa, Giuseppe Silipo, Giuseppe Mendicino, Luciano Compagnone, Salvatore Zurlo, Franco Calabrese, Salvatore Fico, Andrea Marino, Antonio Pizzuti, Domenico Fuoco, Walter e Pierpaolo Cortese, Raffaele Barretta, Giuseppe Cimini, Lorenzo Rocca, Pino Bonfitto, Doriana Marrelli.