Ad Elia Bruè il Primo Pitagora 2023

Dopo qualche anno di pausa, è tornato protagonista il premio rivolto ai matematici italiani under 30 che hanno ottenuto risultati scientifici di rilievo nella matematica e nelle sue applicazioni.

Ad Elia Bruè il Primo Pitagora 2023.
L’importanza della matematica nell’educazione dei giovani“, questo il riassunto del “Premio Pitagora 2023”, svoltosi nel Museo dedicato al Filosofo di Samo lo scorso 22 settembre.
Un parterre di docenti degli istituti locali, ma anche provenienti da diverse università, in presenza ed in streaming, hanno riempito i posti in platea per assistere alla premiazione ed alla lectio magistralis del Professore associato della Bocconi Elia Bruè.

Premio Pitagora

Dopo qualche anno di pausa, è dunque tornato protagonista il premio rivolto ai matematici italiani under 30 che hanno ottenuto risultati scientifici di rilievo nella matematica e nelle sue applicazioni. Questa edizione è stata organizzata dal Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università della Calabria con il patrocinio e la supervisione scientifica dell’Unione Matematica Italiana.

Premio Pitagora 2023

Bruè, è stato premiato per il suo profilo scientifico di assoluta eccellenza a livello internazionale. Maceratese di nascita, ha ottenuto il dottorato di ricerca presso la Normale di Pisa per poi svolgere attività di ricerca a Princeton e, attualmente, è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze delle Decisioni dell’Università Bocconi.
Nonostante la giovane età, Bruè si è già distinto in passato ricevendo il Premio Iapichino dell’Accademia dei Lincei nel 2021 e il Premio Stampacchia della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti nel 2022. Elia Bruè conduce le proprie attività di ricerca in vari ambiti della matematica, in particolare con studi sulla geometria e sulla meccanica dei fluidi.

Un evento per guardare al futuro

L’evento, frutto anche del lungo sodalizio tra il Consorzio Jobel e l’Università della Calabria, è stato e sarà anche in futuro, il veicolo per coinvolgere sempre più studenti del territorio.
Questo potrà essere possibile, soprattutto attraverso la presenza costante di un Polo universitario all’interno della Città pitagorica, così come ha spiegato, nel corso della serata, il Presidente del Consorzio Santo Vazzano.

“La funzione di questo Premio, è che possa esserci un’università che possa formare una nuova classe dirigente” .

Una prospettiva, concreta, che guarda al futuro prossimo, nella speranza che sempre meno giovani abbandonino questo territorio, creando alternative valide e possibilità, in una città che ogni giorno lotta contro mille criticità.
Partendo dal fenomeno della crisi delle “vocazioni scientifiche”, caratterizzata da numerose sfaccettature, il Premio Pitagora ha voluto dare ampio spazio ai giovani, cogliendo l’occasione di “seminare e dispensare molteplici seminari di opportunità e fruibilità scolastica”. Nella giornata del 22, infatti, si sono svolti diversi seminari, sia al mattino che nel pomeriggio, coinvolgendo diversi istituti superiori tra cui: il Liceo Scientifico, il Liceo Gravina e l’Istituto Nautico.
L’opera consegnata ad Elia Bruè, è stata realizzata dall’orafo Michele Affidato e consegnato da Antonio Affidato, presente all’evento. Questa scultura, in argento, si rifà all’immagine di Pitagora, presente nel famoso affresco: “La Scuola di Atene”, di Raffaello Sanzio.